Un pensiero sul come vivere la Settimana santa

In quel tempo – oracolo del Signore –
io sarò Dio per tutte le famiglie d’Israele
ed esse saranno il mio popolo.
Ger 31,1

Capita nelle ultime settimane di sentir dire “quest’anno non si fa la Pasqua”. Certo, sentiamo tutti la fatica di dover rinunciare alle celebrazioni liturgiche e ai sacramenti soprattutto nella Settimana santa, ma non possiamo dimenticare che la realtà della Morte e Risurrezione di Gesù Cristo è perennemente efficace e sempre accessibile nello Spirito per coloro che credono.

Il non poterci radunare per celebrare insieme, non ci impedisce di comunicare alla Pasqua del Signore, che forse stiamo vivendo con più verità e partecipazione degli altri anni: pensiamo ad esempio a come molte persone hanno pregato di più in questa Quaresima, a come abbiamo dovuto fare i conti con noi stessi e con la nostra conversione, a come tocchiamo con mano la sofferenza e la morte e al tempo stesso ricerchiamo in Dio speranza e resurrezione.

Ci siamo chiesti allora come vivere i misteri della settimana santa, il cuore dell’anno liturgico attraverso modalità inedite.

Vorremmo aiutarci a pregare “dal vivo” nelle nostre case, a non avere paura di sperimentare (come in queste domeniche) qualche “liturgia domestica”.

Qualcuno invoca una celebrazione in streeming per la Pieve. Non abbiamo nulla contro le Messe in TV, che per molti sono preziose e rappresentano il bene possibile, o che, come nel caso della  celebrazione del Papa di venerdì scorso, possono essere un momento di comunione ecclesiale molto forte. Ci sembra che le possibilità non manchino.

Cerchiamo però di non ignorare l’opportunità che la situazione attuale ci offre: far emergere il carisma proprio di ogni battezzato: saper ascoltare lo Spirito, invocare, intercedere e lodare il Signore. Proviamo finalmente a riappropriarci dentro la nostra quotidianità del contatto con Dio, di gesti liturgici impastati con la vita e quindi ancora più veri.

Per cui, attingendo anche al materiale che la nostra diocesi ha predisposto, abbiamo preparato cinque brevi momenti di preghiera da vivere in casa per celebrare l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, l’ultima cena, la passione, il sabato santo e la Resurrezione.

Vi manderemo via whatsapp e caricheremo sul sito le tracce e gli audio per la preghiera.

Il Vescovo stesso nei giorni del Triduo Pasquale ha scelto di celebrare alle ore 21.00 in modo che precedentemente ciascuna famiglia abbia modo di riunirsi per la preghiera in casa e per il pasto.

Inoltre per il giovedì, il venerdì e la domenica di Pasqua vi invieremo alcune registrazioni di racconti ispirati alla narrazione evangelica. Sono un’opportunità di catechesi per i più piccoli (ma anche per i grandi), da utilizzare a discrezione delle singole famiglie.

… qualcuno chiede per l’ulivo, un segno a cui molti sono affezionati. Ovviamente domenica nelle parrocchie non sarà distribuito. Dato che il tempo pasquale finisce il 31 maggio, vedremo di recuperare. Per chi può procurarselo, è possibile seguire la celebrazione del Vescovo in cui l’ulivo sarà comunque benedetto.

 

Altri pensieri e comunicazioni per questo tempo

Molte persone ci hanno chiesto come farsi prossimi in questo momento alle persone che hanno più bisogno. Qualcuno si accorge di essere tutto sommato fortunato o di avere a disposizione più tempo o più risorse rispetto ad altri e allora si chiede come metterle a disposizione, ma non sa da dove cominciare.

Il desiderio è buono, ma anche la domanda forse è da custodire. Come mai a volte facciamo fatica ad essere già in relazione con persone che hanno bisogno? Le risposte possono essere diverse: forse il pudore, il rispetto o la privacy ci limitano nel farci prossimi; forse abbiamo delegato alle istituzioni o al nostro Centro di ascolto certe condizioni di vita o certe situazioni complicate; forse, se stiamo bene, abbiamo relazioni con persone molto simili a noi… crediamo che non sia tempo perso interrogarci sul rapporto che abbiamo con chi fa più fatica a vivere. Questa situazione non ordinaria ha qualcosa da dire anche al nostro ordinario e può essere un’occasione di riflessione e di conversione anche sul nostro rapporto con la fragilità. Ovviamente ciascuno faccia la tara a questa riflessione, ma può farci bene pensarci su.

In secondo luogo proviamo con semplicità a fare qualche telefonata; forse anche tra i nostri parenti, conoscenti, colleghi e vicini c’è chi è più spaventato, solo, preoccupato o in difficoltà economica.

Infine, il Centro di ascolto ha continuato sebbene in modi diversi la sua attività; il comune ha attivato un servizio di spesa consegnata a domicilio al quale il gruppo Scout e altri volontari hanno partecipato; la Mensa quotidiana di Reggio è rimasta aperta; lo stato ha stanziato un fondo (reddito di emergenza) che arriverà ai comuni e aiuterà le persone più fragili… Il valore che possiamo aggiungere a queste cose come singoli uomini e donne di fede è la prossimità, la relazione.

A proposito di aiuti, senza voler dirottare le buone intenzioni, ricordo anche la situazione delle nostre comunità parrocchiali, che attraverso la Casa della carità, il Centro di ascolto e alcune accoglienze (12 persone in questi giorni) cercano di essere attente ai più bisognosi e svolgono tutto l’anno nella totale gratuità un servizio di accompagnamento nella fede per tante persone. Anche le comunità parrocchiali sono casa nostra e anch’esse vivono di offerte.

Dalla scorsa settimana ogni lunedì facciamo un breve momento di preghiera presso l’ospedale riservato ai pazienti e al personale in cui è possibile ricevere l’assoluzione generale per gli ammalati che lo desiderano. Continuiamo tutti a pregare per gli ammalati, il personale sanitario e le loro famiglie. Sicuramente una delle cose pi dolorose di questa vicenda è il non potere accompagnare come si vorrebbe la malattia e il distacco.

Per le famiglie che avranno a che fare con la perdita di qualche persona cara, ricordiamo che un sacerdote o un diacono è sempre disponibile, ove possibile, per dare una benedizione per pregare insieme. Possiamo almeno sentirci telefonicamente e ricordare i defunti nelle Messe che celebriamo in casa.

Sul sito trovate un piccolo commento quotidiano alle letture preparato dai sacerdoti. Sempre sul sito della Pieve (www.pievescandiano.it) troverete man mano le tracce per la preghiera da vivere in casa nella Settimana santa.

Calendario delle Celebrazioni diocesane in streaming presiedute dal Vescovo Massimo

http://www.diocesi.re.it/celebrazioni-eucaristiche-trasmesse-in-streaming-e-videomessaggi-del-vescovo/   

5 aprile           Domenica delle Palme ore 10.30
9 aprile           Giovedì Santo ore 21.00  Messa nella Cena del Signore
10 aprile         Venerdì Santo ore 21.00 Via Crucis a cura dell’Ufficio di Pastorale della Salute
11 aprile         Sabato Santo ore 21.00  Veglia Pasquale
12 aprile         Domenica di Pasqua ore 10.30 

… per gli auguri ci sentiamo la prossima settimana. Buona settimana santa, uniti nel Signore.