Campeggio 1° Media – 2021

Sabato 26 giugno 40 ragazzi e ragazze di 1° media insieme a don Paolo, Gianna, Biagio, agli educatori Cecilia, Martina, Benedetta, Agnese, Alberto, Edoardo, Simone, Andrea, sono partiti alla volta di Pera di Fassa.

Sicuramente una bella opportunità per riprendere il cammino insieme di crescita educativa e di fede. Per ritornare a condividere giochi, passeggiate, preghiera! Giorni importanti per riconoscere il Signore nei volti degli amici.

I CINQUE SENSI

Ciò che davvero sa risvegliare i sensi è l’amore

Insieme ai ragazzi vorremmo fermarci a riflettere su cosa succede ai sensi quando passano attraverso l’amore. Ci sembra un bel modo per ripartire dopo questi mesi di distanza: sono i sensi che rendono possibile la conoscenza e la relazione reciproca, fondamentali a tutte le età, ma in modo particolare durante l’adolescenza; i sensi hanno uno spessore spirituale, possono essere evangelizzati e trasfigurati affinchè diventino più liberi. In questo cammino di scoperta del senso profondo dei sensi ci faremo guidare da Gesù, da come Lui usava i sensi e quale valore dava ad essi. L’olfatto diventa discernimento e capacità di distinguere ciò che è bello, vero e buono; l’udito è ascolto dell’altro e dell’Altro, fatto di tempo , di accoglienza, di pazienza; la vista ci porta ad arrivare al cuore, all’ineriorità delle cose, a vedere oltre l’apparenza; il gusto ci aiuta a capire cosa è una vita piena e il tatto veicola la relazione vera, autentica, profonda fatta di dono e di tenerezza.

Dal Vangelo di Luca ( 7, 39-50)

Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. […][ «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

Le diverse patologie dei sensi ci mostrano che quando l’amore manca la nostra vitalità è congelata. Amare significa aprirsi, rompere il cerchio dell’isolamento, abitare quel miracolo che è la capacità di stare con noi e con gli altri, pienamente. L’amore è il disgelo si configura come una forma di ospitalità.