TEMPO di PASQUA 2022

DOMENICA 5 GIUGNO

In questo sussidio del tempo di Pasqua troverai insieme al vangelo del giorno e a un commento, la lettura quotidiana di alcune citazioni che ti daranno la possibilità di approfondire il dono dello Spirito Santo che celebreremo al termine del tempo pasquale nella solennità di Pentecoste.
Padre, grazie del grande dono che ci prepariamo a ricevere:
Fa che ci aiuti a rimanere uniti al tuo figlio Gesù come i tralci attaccati alla vite perché possiamo portare molto frutto.
Fa che il profumo dell’olio santo dello Spirito si diffonda intorno a noi.
Che la nostra vita sia davvero profumata di amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza e dominio di sé.
O Padre porta a compimento ciò che hai cominciato.

Buon tempo di Pasqua!

Come pregare 
Ti suggeriamo di prenderti ogni giorno un po’ di tempo per la preghiera, cercando il silenzio e la calma. Puoi creare un luogo in cui tenere una candela da accendere e un segno di fede (può essere un’immagine di Gesù).
Ti consigliamo di iniziare la preghiera con un segno di croce e un degli inni pasquali che riportiamo sotto;
di leggere con calma i testi;
alla fine puoi prolungare la tua preghiera in modo spontaneo,
concludendo con il Padre nostro, l’Ave Maria.

Al termine della preghiera puoi invocare su di te e sulle persone che hai a cuore la benedizione di Dio con le parole:
Ci doni la sua pace e ci benedica Dio, grande nell’amore, che è Padre, Figlio e Spirito Santo.
 

Sequenza di Pentecoste   Invocazione allo Spirito
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni; datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.Consolatore perfetto,
ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.O luce beatissima,
invadi nell’intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
nulla è nell’uomo,
nulla senza colpa.Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
raddrizza ciò ch’è sviato.Dona ai tuoi fedeli
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna. Amen
  Vieni nel cuore di ogni uomo
Vieni, Spirito Santo,
vieni, Spirito consolatore,
vieni e consola il cuore di ogni uomo
che piange lacrime di disperazione.Vieni, Spirito Santo,
vieni, Spirito della luce,
vieni e libera il cuore di ogni uomo
dalle tenebre del peccato.Vieni, Spirito Santo,
vieni, Spirito di verità e di amore,
vieni e ricolma il cuore di ogni uomo,
che senz’amore e verità non può vivere.Vieni, Spirito Santo,
vieni, Spirito della vita e della gioia,
vieni e dona a ogni uomo la piena comunione con te,
con il Padre e con il Figlio,
nella vita e nella gioia eterna,
per cui è stato creato e a cui è destinato. Amen.Giovanni Paolo II (cf Dominum et vivificantem n. 67)

“In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
Se mi amate osserverete i miei comandamenti,
e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito
perché rimanga con voi per sempre (…)
Ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome,
vi insegnerà ogni cosa
e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”.

 

RIMANERE: lo Spirito è già dato, è già qui; nessuno è solo, in nessuno dei giorni. Se anche me ne andassi lontano da lui,
lui non se ne andrà mai.

INSEGNARE: letteralmente “insegnare” significa incidere un segno dentro,
nell’ intimità di ciascuno.

RICORDARE: vuol dire riaccendere la memoria di quando Gesù passava e guariva la vita, riportare al cuore gesti e parole di Gesù.
 

Lo Spirito Santo inventa, apre, scuote,
fa cose che non ti aspetti.

Lo Spirito è come una corrente
che trascina la storia verso il futuro, apre sentieri, fa avanzare

Lo Spirito con i suoi doni
dà a ogni cristiano una genialità che gli è propria

In quel tempo lo Spirito Santo è sceso su Maria di Nazareth,
in questo tempo scende in me e in te
perché incarniamo il Vangelo

 

DOMENICA 5 GIUGNO

Dal vangelo secondo Giovanni (14,15-16.23-26)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre. Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

« Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso». È Gesù che parla ai suoi amici; chi ha ancora cose da dire, è solito intrattenersi ancora un po’. Lui, da parte sua, siccome ha ancora delle cose-da-dire, che fa? Ascende al Cielo: se ne va. S’alza in volo verso il cielo, pur confidando – senza imbarazzi – che aveva ancora delle confidenze da fare, forse le migliori. Le più robuste, quelle che «per il momento non siete capaci di portane il peso». Parte, dunque, per andare dal Padre e pregarlo di sbloccare il loro immenso capitale custodito nel forziere del Cielo: lo Spirito Santo, il Paraclito. E qual è il compito dello Spirito Santo? “Vi insegnerà ogni cosa”; lo Spirito ama insegnare, accompagnare oltre, verso paesaggi inesplorati… Vento che soffia avanti. Seconda opera dello Spirito: “vi ricorderà tutto quello che vi ho detto”; non un semplice fatto mnemonico, un aiuto a non dimenticare, bensì come un vero “ri-cordare”, cioè un “riportare al cuore”, rimettere al centro, rimettere in cuore, nel luogo dove si decide e si sceglie, dove si ama e si gioisce. Ricordare vuol dire rendere di nuovo accesi gesti e parole di Gesù, di quando passava e guariva la vita, di quando diceva parole di cui non si vedeva il fondo.
Lo Spirito che scende è amore; soffia adesso, raggiunge tutti.

Il Dominio di sé
Questo dono consiste nella capacità di saper dominare quelle due pulsioni che ci caratterizzano in quanto esseri umani: quella aggressiva e quella sessuale; di per sé non sono cattive, sono due energie necessarie, ma vanno educate, orientate e guidate bene. Se no si vive in balia dei propri umori, della propria rabbia, degli istinti e delle voglie. Avere il dominio di sé significa essere “signori di se stessi” e non schiavi; saper controllare le proprie parole, i gesti, gli sguardi. Non essere schiavi di abitudini cattive, saper gestire bene il tempo, avere la forza di volontà, non essere pigri facendo solo quello che ci va.

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