Campeggio 2° Media 2021

Sabato 10 luglio 47 ragazzi e ragazze di 2° media insieme a don Paolo, Betta, Marco, Antonio, agli educatori Agnese, Debora, Sara, Laura, Federico, Simone, Pietro, Alessandro e Federico,  sono partiti anche loro alla volta Pera di Fassa

I CINQUE SENSI

Ciò che davvero sa risvegliare i sensi è l’amore

Insieme ai ragazzi vorremmo fermarci a riflettere su cosa succede ai sensi quando passano attraverso l’amore. Ci sembra un bel modo per ripartire dopo questi mesi di distanza: sono i sensi che rendono possibile la conoscenza e la relazione reciproca, fondamentali a tutte le età, ma in modo particolare durante l’adolescenza; i sensi hanno uno spessore spirituale, possono essere evangelizzati e trasfigurati affinchè diventino più liberi. In questo cammino di scoperta del senso profondo dei sensi  ci faremo guidare da Gesù, da come Lui usava i sensi e quale valore dava ad essi. L’olfatto diventa discernimento e capacità di distinguere ciò che è bello, vero e buono; l’udito è ascolto dell’altro e dell’Altro, fatto di tempo , di accoglienza, di pazienza; la vista ci porta ad arrivare al cuore, all’interiorità delle cose, a vedere oltre l’apparenza; il gusto ci aiuta a capire cosa è una vita piena e il tatto veicola la relazione vera, autentica, profonda fatta di dono e di tenerezza.

Dal Vangelo di Luca ( 7, 39-50)

Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. […][ «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

Le diverse patologie dei sensi ci mostrano che quando l’amore manca la nostra vitalità è congelata. Amare significa aprirsi, rompere il cerchio dell’isolamento, abitare quel  miracolo che è la capacità di stare con noi e con gli altri, pienamente. L’amore è il disgelo si configura come una forma di ospitalità.