QUARESIMA 2022

DOMENICA 17 APRILE

Ti doniamo questo sussidio sperando possa esserti di aiuto nella preghiera quotidiana.

Anticamente la Quaresima era un tempo penitenziale, un’occasione per lavorare su di sé, ritrovare la comunione con Dio e con le persone attraverso la preghiera, il digiuno e la carità.
Vorremmo riscoprire questo aspetto della quaresima proponendoti un cammino sul sacramento della confessione, altrimenti detto sacramento della penitenza o del perdono. Esso è parte di un percorso di crescita umana e spirituale, all’interno di una relazione vitale con il Signore Gesù che nella Pasqua rivela in pienezza il suo amore per ciascuno e per l’intera umanità.

Per le cose importanti abbiamo bisogno di tempo: la Quaresima è un tempo lungo che diventa opportunità per accogliere i doni più grandi di Dio che possiamo attingere tra le righe dei Vangeli che ci accompagneranno giorno per giorno insieme alle riflessioni di alcune persone delle comunità della Pieve.

Nella prima parte ti abbiamo proposto, insieme al vangelo del giorno e un commento, la lettura quotidiana di alcune riflessioni sul sacramento della confessione, (o sacramento della penitenza, del perdono, della riconciliazione) tratte dal libro “Fare penitenza” di Andrea Grillo e Daniela Conti.

Con il gruppo liturgia della Pieve nel mese di febbraio, dopo aver letto il testo suddetto, abbiamo aperto un confronto partendo da queste domande: in che senso il sacramento della riconciliazione è un dono? Quali domande abbiamo su questo sacramento? Quali pesantezze sperimentiamo quando ci accostiamo ad esso? Quali intuizioni vorremmo condividere?

Sono domande che vorremmo lasciare anche a te perché tu possa pensarci ed eventualmente trovare l’occasione per condividere anche le tue riflessioni.

Nella seconda parte del sussidio ti riportiamo nelle prime quattro giornate una sintesi delle riflessioni e dei tentativi di risposta a queste domande da parte del gruppo liturgia e nelle restanti giornate un discorso molto ricco tenuto da Papa Francesco sul sacramento della riconciliazione in Piazza San Pietro durante l’udienza generale di mercoledì 19 febbraio del 2014.

Speriamo possa esserti utile per continuare il cammino su questo sacramento ed eventualmente per prepararti a celebrarlo.

Buon cammino!

Come pregare con questo sussidio
Ti suggeriamo di prenderti ogni giorno un po’ di tempo per la preghiera, cercando il silenzio e la calma.
Puoi creare un luogo in cui tenere una candela da accendere e un segno di fede (può essere un’immagine di Gesù).
Ti consigliamo di iniziare la preghiera con un segno di croce; di leggere con calma i testi riportati e alla fine puoi prolungare la tua preghiera in modo spontaneo, concludendo con il Padre nostro, l’Ave Maria.

Al termine della preghiera puoi invocare su di te e sulle persone che hai a cuore la benedizione di Dio con le parole:
Ci doni la sua pace e ci benedica Dio, grande nell’amore, che è Padre, Figlio e Spirito Santo.

 

DOMENICA 17 APRILE

Dal vangelo secondo Giovanni (20, 1-9)
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

In questo vangelo mi colpisce come Maria e i discepoli si sentano umanamente spaventati e confusi, perché ancora non sanno trovare la spiegazione a quanto accaduto; tuttavia la speranza che nutrono nel cuore permette loro di vincere ogni dubbio…e di credere. Penso che, attraverso la sua risurrezione, il Signore ci inviti ad avere coraggio e fiducia anche nei momenti di paura, perplessità e confusione.

Siamo giunti al termine di questo sussidio. Vogliamo rendere grazie al Signore del dono della Quaresima, che è sempre una grande occasione per riscoprire il senso e il dono della vita cristiana in cui il battesimo ci ha inserito.
Accompagnati dalla Parola di Dio, dalle parole di alcuni fratelli e di Papa Francesco abbiamo cercato di compiere un cammino di conversione e di illuminare un po’ il sacramento della riconciliazione.
Il Triduo che abbiamo appena celebrato è anche un evento di riconciliazione.
Gesù, proprio nel momento del tradimento celebra con i suoi quella cena (che noi riviviamo in obbedienza al suo comando) in cui parla di una nuova ed eterna alleanza. Queste parole poi diventano carne e sangue sulla croce: Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno… oggi sarai con me nel paradiso. Nel sabato santo, il giorno della discesa agli inferi, Gesù scendendo raggiunge e ridona vita al primo adamo… e oggi, giorno della sua Resurrezione e inizio della nostra, riceviamo come primo dono dallo Spirito la pace e il mandato di portarla a tutti.
Forse la risposta più importante che possiamo dare anche a questo tempo, dove si consuma una tragedia che ci tocca da vicino, è proprio la nostra seria conversione e l’interiorizzazione della certezza che l’amore ha vinto il peccato e la morte.
A tutti allora auguriamo una Pasqua così, in cui la vita nuova, che abbiamo intravisto nella quaresima e che il sacramento della penitenza ristabilisce e sostiene, possa essere per tanti riparo, consolazione e speranza.
Buona Pasqua!

 

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